A differenza dei nostri genitori e delle precedenti generazioni, che concentravano la propria formazione accademica sull’elegante francese o sul più moderno inglese solo per arricchire il proprio bagaglio culturale, oggi le necessità dettate da globalizzazione e Unione Europea costringono praticamente ciascuno di noi a imparare almeno una lingua straniera per poter accedere al mondo del lavoro.

Dato che l’inglese è insegnato, ormai da più di 10 anni, a partire dalla scuola elementare, le nuove generazioni hanno bisogno di distinguere le proprie capacità linguistiche specializzandosi in una o più lingue straniere diverse dall’idioma anglosassone. Tuttavia, scegliere tra le varie lingue attualmente offerte dalla scuola superiore non è cosa da poco; diverse variabili – nel breve e nel lungo termine, andrebbero infatti prese in considerazione prima di buttarsi a capofitto nell’apprendimento di una lingua straniera diversa dall’inglese.

Chiaramente, ogni professione ha delle peculiarità specifiche che le mettono in contatto con diverse culture e Paesi ma è comunque possibile fare una stima delle lingue che più vengono sfruttate in Italia e nel bacino dell’Unione Europea. Innanzitutto dobbiamo fare i conti con il numero di parlanti per ciascuna lingua; se ieri la lingua più parlata al mondo era infatti l’inglese – lingua ufficiale del commercio internazionale – secondo ethnologue oggi la lingua che conta il maggior numero di parlanti è il cinese (nelle sue diverse varianti), seguito da spagnolo, inglese/americano, hindi, arabo e portoghese.

Già da questa semplice stima ci rendiamo conto come l’inglese abbia perso il primato di “lingua più diffusa al mondo” pur rimanendo la lingua ufficiale dei commerci internazionali, dell’informatica e della burocrazia a livello europeo. Sicuramente avere un’ottima conoscenza dell’inglese può fare la differenza nel mondo del lavoro, soprattutto perché in Italia lo studio della lingua è obbligatorio per tutti i gradi di scolarizzazione anche se non ne viene garantita una conoscenza sufficiente a sapersi esprimere in modo efficace; ecco perché molte persone, nonostante abbiamo studiato inglese a scuola e, magari, anche all’università, tendono a iscriversi a corsi di lingua nelle scuole private al fine di raffinare e migliorare il proprio livello.

Una volta preso pieno possesso delle lingua inglese, potrete quindi addentrarvi in diverse altre lingue europee o extra-europee. Per compiere questa scelta, al di là delle preferenze personali, andranno sicuramente tenuti in considerazione alcuni aspetti delle politiche economiche nazionali e dei Paesi che commerciano con l’Italia.

Attualmente il tedesco sembra una delle migliori scelte; la Germania è (ancora) il nostro primo partner commerciale e i tedeschi costituiscono buona parte dei turisti stranieri che visitano il nostro Paese in lungo e in largo. La lingua germanica è inoltra una delle lingue adottate ufficialmente dalla burocrazia europea. Imparare il tedesco commerciale è quindi una buona soluzione per chi desidera avere una marcia in più sul proprio curriculum ma, chiaramente, prima di raggiungere questo livello sarà necessario conoscere in modo approfondito gli usi della lingua a livello quotidiano e i rispettivi aspetti culturali. Pertanto, sappiate che imparare il tedesco è come sposarsi: richiede costantemente pazienza, dedizione e amore incondizionato per la lingua.

Se oltre ai Paesi europei che commerciano con l’Italia siete interessati ai nuovi mercati in via di sviluppo, lo spagnolo e il portoghese potrebbero essere due ottime opzioni. Anche se esistono delle differenze tra la varianti europee e quelle ispano-americane, entrambe le lingue vengono parlate in Centro e Sud America, parte dell’Asia e dell’Africa, oltre che in alcune zone degli Stati Uniti. Se lo spagnolo è infatti la seconda lingua più parlata al mondo per numero di parlanti, il portoghese sempre più distinguendo come lingua del commercio dei Paesi con boom economico dei mercati, uno su tutti il Brasile. Se queste motivazioni non vi soddisfano e non siete ancora convinti delle due lingue iberiche per eccellenza, prendete in considerazione l’aspetto sportivo: il mondo del calcio sta concentrando sempre più i propri sforzi di scouting in America Latina, e saper parlare la lingua locale vi darebbe una marcia in più nelle contrattazioni. Non dimenticate, poi, che spagnolo e portoghese appartengono come l’italiano al ramo delle lingue romanze, il che ne rende particolarmente facile l’apprendimento.

Dato l’enorme sviluppo della sua economia negli ultimi 10 anni, anche il cinese è una lingua da prendere attentamente in considerazione. Vero è che in Cina non è necessario saper parlare la lingua dato che, bene o male, tutta la popolazione delle maggiori città parla inglese, ma se intendente andare a fare affari nel Paese del dragone conoscere la lingua e gli aspetti culturali vi favorirà enormemente in contrattazioni, consulenze e possibilità di sviluppo. Purtroppo per noi il cinese è una lingua molto distante dall’italiano e va studiata da zero aprendo la propria mente a concetti e caratteristiche completamente diverse da ciò che siamo abituati a considerare quando ci apprestiamo a imparare una lingua straniera: al di là degli aspetti linguistici trattati nel precedente articolo sul cinese, la vera difficoltà comunicativa sta nella capacità di leggere e scrivere la quale, ovviamente, va sviluppata parallelamente ma separatamente allo studio della lingua vera e propria.

Se le precedenti opzioni non vi soddisfano perché non cimentarvi con il russo, la lingua parlata dal 7° partner commerciale italiano per l’importazione di merci? Anche se la lingua è un po’ difficile per noi italiani saper parlare il russo può arricchire notevolmente il vostro curriculum; nei paesi di lingua russa l’inglese non è infatti diffuso come in Cina o in altri Paesi asiatici per cui mostrarvi in grado di parlare e comprendere la lingua vi aiuterà ampiamente negli scambi commerciali. Inoltre, il turismo russo si sta diffondendo a livello mondiale per cui, mentre prima magari le catene di alberghi e le agenzie turistiche richiedevano l’inglese e il tedesco come lingue fondamentali per l’assunzione, oggi il russo potrebbe davvero fare la differenza.

Chiaramente, ogni professione ha bisogno di lingue diverse in base ai tipi di attività che ne richiedono lo scambio e la comunicazione con l’estero e non è possibile fare una classifica delle lingue più utili in assoluto. Il nostro consiglio? Non smettete mai di migliorare il vostro inglese e lanciatevi senza paura in corsi di altre lingue, siano essi di autoapprendimento o di avviamento alla lingua!

Buon lavoro a tutti!

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